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IL QUADRO DI SANTA CATERINA

  • Immagine del redattore: elio dattero
    elio dattero
  • 25 nov 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Un breve post in occasione della festività di Santa Caterina d’Alessandria la cui piccola chiesa fu eretta nella seconda metà del XIX secolo in Via Roma.

La prima chiesa dedicata a Santa Caterina, situata nella platea del Trivione si ha memoria di essa il 10 settembre 1473 in una bolla dell’arciprete Antonio de Miro (Giovanni Celoro Parascandolo, Gragnano Sacra p. 87), fu abbattuta principalmente per motivi di riassetto viario del Comune

Ce lo dice, tra le altre cose, una delibera del Consiglio Comunale del 23 novembre 1863 dal titolo: beneficiato di Santa Caterina, nella quale leggiamo quanto segue:


il Presidente à proposto dimanda del Sig. Giovanni Mariconda, Beneficiato di S. Caterina, sotto il cui titolo si sta erigendo in questo Municipio una Chiesetta in strada Trivione, in cambio di quell’abbattuta per l'ampliamento della strada S. Caterina e chiede che il Consiglio disponga covrirsi a tetto la sagrestia pel meglio delle fabbriche, e perché sia utile al fine cui è diretta, che si acquistino delle campane, e che infine si faccia benedire a cura del Municipio giacché egli non era soggetto a tali spese, qualora il Municipio non avesse occupata la sua antica Chiesa [...] per poscia consegnarla al beneficiato Sig.Mariconda

(Archivio Storico Gragnano, reg. 1)


La successiva delibera della stessa seduta del Consiglio riguarda un’

Altra dimanda del Sig. Luigi Stabile per conseguire L. 680 pari a D. 160 pel quadro rappresentante il Martirio di S. Caterina, ad uso di detta Chiesa, una alla cornice dorata, eseguito per incarico di questo Municipio, conferitogli fino dall'anno 1858

il Consiglio

a voti uniformi

delibera che la Giunta faccia rivedere il lavoro, e pertanto si stanzii sul bilancio del venturo anno la metà della somma dimandata in L. pari a D.ti 60(?)

(Archivio Storico Gragnano, reg. 1)

Chi fosse Luigi Stabile ce lo racconta la sua scheda tratta dal sito dell’Istituto Matteucci, ente dedito allo studio e catalogazione dell’arte italiana del XIX secolo http://www.istitutomatteucci.it/en/dictionary-of-artists/stabile-luigi

STABILE LUIGI

Napoli 1822 - dopo il 1891

Dal 1838 fu allievo di G. Maldarelli alla Scuola di Arti Applicate dell’Istituto di Belle Arti di Napoli. Passato poi nelle classi accademiche, e ottenuto il pensionato di perfezionamento, svolse i consueti temi di soggetto mitologico e biblico con i quali partecipò alle mostre borboniche (1848, Eudoro davanti a S. Cirillo, Ossian e Malvina; 1855, La morte di Atala). Dal 1860 sembrò scegliere un indirizzo preciso come autore di quadri di ispirazione romantica, dedicati soprattutto a personaggi femminili. Fra quelli che comparvero alle mostre napoletane della Promotrice ricordiamo: Annella de Rosa calunniata dalla fantesca, Sofonisba Anguissola (1862), Laura che legge un sonetto al Petrarca (1864), La poetessa Ortenzia da Gabiano (1883) e Camiola Turinga messinese (1885). Trattò anche soggetti religiosi (Beata Ludovica, documentata presso il Palazzo Reale di Napoli) con tele presentate alle mostre (La Vergine Addolorata, esposto a Napoli nel 1877; La Vergine col Bambino, esposto a Genova nel 1887) e con interventi decorativi per chiese napoletane (Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone).


La sua opera presente a Gragnano è datata 1863 e indicata sul catalogo generale dei beni culturali con il codice di catalogo nazionale 1500014860http://www.sigecweb.beniculturali.it/images/fullsize/ICCD50007103/ICCD3605941_14860.jpg



Tuttavia, il quadro posto a deposito nell’ancora erigenda chiesa di Santa Caterina, andò incontro a problemi conservativi. Ce lo racconta un’altra delibera consiliare, questa volta dell’8 novembre 1864


pagamento al pittore Luigi Stabile pel quadro di S. Caterina e lite pendente tra questo Comune ed il sig. Stabile.

Il presidente à esposto che fin dal 1858 per la esecuzione del quadro ad olio rappresentante il martirio di S.a Caterina, venne incaricato il pittore Luigi Stabile. Questi fece il il bozzetto, fu approvato, e si stabilì la esecuzione dello stesso per la cifra di L. 680. Il quadro fu fatto, fu portato qui dal pittore ma come quando e da chi fu ricevuto in allora è rimasto tuttavia in dubbio, sol che il Municipio nel riceversi la consegna dei lavori della Cappella, elevo verbale in data sette detta Aprile corrente anno, ed in esso è il quadro menzionato.

Questo quadro ora vedesi in molti punti sfregiato, forse perché piazzato al muro ancora fresco, il Pittore à istituito giudizio presso questa giudicatura per pagamento di L. 680,00 ed una sentenza del 7 ottobre (?) à condannato il Municipio al pagamento.

In questo stato di cose, è interessante che la lite sia estinta, che il quadro sia ripigliato, ed accomodato, ed invita il Consiglio perciò a deliberarvi

Il Consiglio

Dietro lettura della sentenza sunominata, degli uffizii per virtù dei quali il Sig. Stabile venne incaricato della esecuzione del quadro a così

Uniformemente deliberato

che siano al Pittore Stabile pagate le L. 255,00 fissate per l'oggetto nel Bilancio di questo anno.

Che i Signori Consiglieri Iovene Niccola e Cuomo Nicola procurino di trattare col Sig. Stabile, e definire sugli accomodi che sono necessarii al quadro, su la spesa relativa, e su qualche risparmio che si potesse ottenere.

Si riserba pagare il dippiu del debito nell’anno 1865. Si fa poi espressa ed ampia salvezza pel danno che il quadro à sofferto per essere stato inopportunamente piazzato nella Chiesa, ancora umida, e senza le debite cautele, per essere riveduto sia dall’appaltatore (?) sia dagl’Architetti.

Le spese poi giudiziarie fatte da Stabile da rimanere compensate. Beninteso qualora non segua l’accordo, resta delegato la Giunta a produrre appello avverso la indicata sentenza, ed all’effetto la delega a proseguirne il giudizio.

(Archivio Storico Gragnano, reg. 1)


Per ovviare a problemi conservativi del quadro originale, in particolare durante le processioni, è stata realizzata una copia in formato ridotto dell'opera conservata nei locali della sagrestia.



 
 
 

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